COSENZA – Isolati dalla burocrazia, dimenticati dalle Istituzioni. Questa non è solo una notizia di cronaca giornalistica è, anche, un racconto-denuncia che, come genitore, prima ancora che come cronista, voglio ‘urlare’, per prestare la mia voce a chi non sa più come farsi ascoltare. È una di quelle storie incomprensibili, inaccettabili, ingiustificabili che arrivano dal mondo della scuola, nonostante gli investimenti che pure sono stati fatti negli anni in diversi istituti della città. È dal primo giorno che alcuni studenti dell’istituto “Plastina Pizzuti” di Cosenza, non possono utilizzare l’ascensore per andare nella loro classe e l’entusiasmo di andare a scuola e fare normalmente lezione, si spegne all’ingresso. L’ascensore che dovrebbe portarli in classe non funziona e per loro, studenti con disabilità, è impossibile raggiungere i compagni in aula. Nel recente passato l’immobile è stato interessato da un corposo intervento di manutenzione e ristrutturazione, eppure continuano a registrarsi diversi problemi.
L’ascensore, un problema vecchio e mai risolto
Inutili fino ad ora le sollecitazioni del preside, che già da tempo aveva posto la questione e malgrado le segnalazioni, le cose sembrano non cambiare.
«Il Comune deve garantire il diritto allo studio dei bambini ed un ascensore rotto a scuola per diversi mesi è inaccettabile. La situazione diventa surreale se si considera che nonostante preside, insegnanti e genitori abbiano segnalato più volte il problema e da oltre un anno l’ascensore non funziona, il Comune non sia stato in grado di intervenire e risolvere il problema. Esiste più in generale un tema delle manutenzioni del patrimonio pubblico scolastico».
Le famiglie e il personale scolastico sono costrette da tempo a caricare in braccio i propri figli per farli arrivare nelle aule.
Succede a qualsiasi ascensore che possa verificarsi un guasto, un problema. È assurdo che passino anni e non si intervenga. Eppure da parte della scuola risulta che sono state fatte le opportune segnalazioni e le richieste di ripristinare l’impianto a fronte delle lamentele delle famiglie e di quanti sono costretti a prendere in braccio gli studenti con disabilità per farli entrare in classe.
L’ascensore, intanto, rimane lì. C’è ma non può essere utilizzato perché a distanza di anni non si è ancora provveduto alla soluzione del problema che comunque di fatto ne impedisce l’utilizzo.
Peraltro, all’Istituto “Plastina Pizzuti” ci sono anche altre gravi situazioni: la palestra non è fruibile, perché dichiarata inagibile e a rischio crollo.
Le famiglie protestano, la scuola segnala e richiede interventi, ma non succede nulla, anche per l’ordinaria manutenzione. Anzi, qualcosa succede: l’isolamento di chi, ormai da anni, vede negarsi un diritto. scolastico, vitale e sociale.