COSENZA- Si è tenuto oggi un incontro con il commissario dell’Asp di Cosenza Vincenzo La Regina, il direttore sanitario dell’Asp di Cosenza Martino Rizzo, il responsabile U.O.C. Centrale operativa 118 Riccardo Borselli e una delegazione delle associazioni che svolgono servizio di emergenza-urgenza del 118 rappresentate anche dall’avvocato Tiziano Gigli, per discutere della pratica di accreditamento e della prosecuzione di un servizio fondamentale per i cittadini. Le associazioni di volontariato che garantiscono il servizio di supporto al sistema di emergenza-urgenza del 118 chiedono che vengano autorizzate dalla Regione Calabria le pratiche di accreditamento per poi procedere alla convenzione tra Asp di Cosenza e associazioni di volontariato. Una richiesta che risale ormai a due anni fa ma dagli uffici della Regione tutto tace.
Le due cose, infatti, sono collegate: se la Regione non autorizza gli accreditamenti non si può avviare la Convenzione per dare continuità al servizio, anche alla luce della nuova riforma del Terzo settore. Ecco perché, nel corso della riunione odierna, il commissario dell’Asp di Cosenza ha deciso di chiedere formalmente alla Regione di velocizzare le pratiche di accreditamento delle associazioni e, nello stesso tempo, trovare una soluzione ponte lavorando a una bozza di convenzione per evitare di paralizzare un servizio essenziale per i cittadini e procedere con un impegno di spesa per garantire i prossimi sei mesi del servizio di emergenza-urgenza.
Abbiamo appreso, tra l’altro, che è stata avviata una riflessione sul potenziamento e l’assetto organizzativo di emergenza-urgenza del 118: il commissario La Regina ha chiesto di avviare un monitoraggio su tutta la provincia di Cosenza per verificare la possibilità di utilizzare i campi sportivi (e nel caso adeguarli) per l’atterraggio dell’elisoccorso.
Verificheremo l’evolversi della questione, di cui tra l’altro mi sono già occupato nel corso del 2020, per essere sicuri che le cose vadano nel verso giusto: l’impegno è che tutta possa concludersi nel giro di un mese e mezzo a condizione che la Regione recuperi ritardi e inadempienze (sono trascorsi due anni dalla richiesta di accreditamento); non è possibile che un servizio essenziale come quello di emergenza-urgenza del 118 possa essere messo in discussione dalle mancate risposte del Dipartimento Salute e della Regione Calabria. Lo scrive in una nota Carlo Guccione, consigliere regionale del Partito Democratico