Colpo di scena nel centrosinistra. Dopo l’acuirsi dello scontro interno al Pd, arrivano segnali di pace e di guerra insieme o forse solo provocatori
“Ho incontrato Zingaretti. Gli ho confermato che non ho mai inteso ‘Oliverio o morte’. Ho dato dunque la mia disponibilità a lavorare insieme per un percorso e un approdo unitario senza chiedere nulla”. A dirlo è stato il Governatore Mario Oliverio, oggi a Lamezia Terme all’inaugurazione della sede del Comitato “Oliverio presidente”, sulla sua ricandidatura e sui rapporti col Pd che ha deciso di sostenere Pippo Callipo. Unità che, per Oliverio, potrebbe esserci “su altri nomi. Io chiedo che mi sia dato l’onore e la dignità e che la coalizione di centrosinistra possa essere il punto di ripartenza perché un altro nome possa essere introdotto”. Per Oliverio dire che Callipo è il rinnovamento “ci vuole tanto coraggio: si sta continuando su una linea suicida portata avanti senza alcuna comprensibile ragione”.
Quanto al rischio di espulsione, Oliverio ha detto: “sono un dirigente del Pd e non sarà Graziano a cancellare o a ledere la mia identità, la mia storia, la mia riconoscibilità”.
Foto di Francesco Greco