Con l’annuncio di Jole Santelli alla guida della coalizione diventa “ufficiale” anche l’esclusione del sindaco Mario Occhiuto, inizialmente indicato dal partito azzurro come il candidato del centrodestra
“Le battaglie si vincono o si perdono; e io la mia l’ho perduta. Sono scesi in campo tutti i poteri più forti per farmi fuori, e in questi ultimi mesi vi dico che me ne hanno fatte veramente di tutti i colori”.
SCELTE A TAVOLINO
“I partiti hanno fatto a tavolino le loro scelte per le prossime elezioni regionali con le solite logiche, legate solo ai propri interessi, che nulla hanno a che vedere con il futuro della Calabria. Ed io ovviamente secondo queste logiche non potevo che essere escluso. Il vero problema per la mia candidatura è stato rappresentato dalla mia autonomia e dalla determinazione nel voler realizzare le mie idee e proposte progettuali. Sembra un paradosso, ma è così. I partiti mal sopportano candidature troppo forti ed autonome.
HA SCELTO LA LEGA
“Forza Italia – ha continuato il sindaco di Cosenza – ha ceduto alla fine alla Lega di Salvini il diritto di scelta del proprio candidato e quindi praticamente ha abdicato al suo ruolo di forza politica autonoma e indipendente. Praticamente -e mi dispiace dirlo- ha abdicato a se stessa, alla sua esistenza. Non esiste più Forza Italia, esiste solo la Lega. Era già così da un po’ di tempo nel Nord Italia, e adesso il tentativo della Lega è quello di colonizzare anche il Sud.
Io insieme a tante altre persone desiderose di cambiamento per la Calabria avevamo già introdotto un progetto politico innovativo appellandoci alle forze civiche, ai tanti giovani che sperano in un futuro migliore e anche ai partiti. Un progetto che adesso dobbiamo decidere insieme se e come portare avanti; un progetto oggi aperto a possibili alleanze strategiche per la Calabria; un progetto senza uno schieramento di partiti, ma che rimane sempre meglio degli schieramenti che si presentano senza un progetto.
La forza per realizzarlo – conclude Occhiuto – è a questo punto solo nelle mani dei calabresi, dei tanti giovani che aspirano ad una Calabria più innovativa e più ricca di opportunità. Le rivoluzioni e i cambiamenti possono avvenire solo se partono dal basso, e nessuno si aspetti passi in avanti per la nostra regione in questa situazione. Basta solo crederci. Solo così avremmo la forza per vincere e per cambiare concretamente la Calabria. Quando si perde una strada se ne trova un’altra, e se la strada non esiste c’è sempre la possibilità di costruirne una nuova”.