mercoledì, Gennaio 22, 2025
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Il “copia e incolla” della discordia: la denuncia di Caputo

Pierluigi Caputo, vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria, accusa Amalia Bruni di aver presentato una proposta di legge sulla violenza di genere basata su un documento elaborato dai centri antiviolenza, senza coinvolgere le associazioni rappresentative

Una nuova polemica scuote il panorama politico calabrese. Pierluigi Caputo, vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria, ha lanciato gravi accuse nei confronti di Amalia Bruni, esponente del Partito Democratico. L’episodio, emerso durante una conferenza stampa nella sede del partito, riguarda la presentazione di una proposta di legge sulla prevenzione e il contrasto alla violenza di genere.

Secondo Caputo, il testo presentato dalla Bruni sarebbe una copia di un documento elaborato dai centri antiviolenza e consegnato in precedenza al Presidente della Regione, Roberto Occhiuto. Ciò che ha suscitato maggiore indignazione è il fatto che tale iniziativa sarebbe stata portata avanti senza coinvolgere alcuna associazione rappresentativa, contravvenendo allo spirito collaborativo che caratterizza l’azione di queste realtà sul territorio.

Le parole di Caputo: “Un gesto inaccettabile”

“Con profonda amarezza denunciamo l’accaduto: l’onorevole Bruni ha presentato una proposta di legge appropriandosi indebitamente di un documento elaborato dai centri antiviolenza”, ha dichiarato Caputo. “Questo atto rappresenta un grave affronto nei confronti delle donne vittime di violenza e di tutte le realtà che lavorano instancabilmente per contrastare il fenomeno.”

Caputo ha poi sottolineato l’importanza del rispetto per il lavoro svolto dai centri antiviolenza: “Non è accettabile svuotare di significato un impegno così prezioso, riducendolo a un gesto simbolico. Il documento nasce dall’esperienza diretta con le donne vittime di violenza e merita di essere trattato con il massimo rispetto.”

Richiesta di chiarimenti pubblici

Il vicepresidente ha richiesto un chiarimento pubblico da parte di Amalia Bruni, invitandola ad assumersi le proprie responsabilità. “Non bisogna fare cattedra, ma comprendere i problemi ed affrontarli nelle sedi opportune. La farsa di oggi ci lascia basiti”, ha concluso Caputo.

Il dibattito sulla violenza di genere

La vicenda riporta al centro dell’attenzione l’importanza di un approccio inclusivo e rispettoso nella lotta alla violenza di genere. Le associazioni e i centri antiviolenza rappresentano un baluardo nella difesa dei diritti delle donne e il loro coinvolgimento è essenziale per garantire un intervento efficace.

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