Un eurogol di Fumagalli nel finale concretizza la rimonta rossoblù
Cosenza come coraggio, Cosenza come cuore, Cosenza come crederci. Ancora una volta i ragazzi di Alvini superano i loro limiti e le loro ingenuità, restando dentro una partita ben più che compromessa e portando a casa un pareggio ad un certo punto insperato ma assolutamente meritato. È vero che il Pisa l’ha un po’ buttata via, non sfruttando diverse occasioni per chiuderla – clamoroso l’errore di Marin dal dischetto – ma i Lupi hanno mostrato tutto il carattere di un gruppo mai disposto ad arrendersi, con i finali di partita che stanno sempre più diventando una vera e propria “zona Cosenza”. La differenza l’hanno anche fatta gli allenatori con Alvini che non ha mai smesso di incitare la sua squadra, variando il modulo nell’assalto finale alla ricerca del pareggio, mentre Inzaghi – al contrario – è intervenuto con cambi “conservativi” evidenziando un timore che non può non aver condizionato in negativo il finale di partita dei suoi uomini.
SCHIERAMENTI INIZIALI
Inzaghi lascia invariato il suo 3-4-2-1 sostituendo – rispetto al derby con la Carrarese – Rus, Hojholt e lo squalificato Touré con Giovanni Bonfanti, Marin e Calabresi. Alvini, pur confermando il 3-4-2-1 è costretto – tra infortuni e squalifiche – a fare di necessità virtù e mette dentro – rispetto all’ultimo match casalingo – Ciervo, Kourfalidis e Rizzo Pinna per Ricci, Florenzi e Strizzolo.
PRIMO TEMPO: PISA SUBITO AVANTI, I LUPI REAGISCONO MA NON SFONDANO E SUBISCONO IL RADDOPPIO
Avvio shock per i rossoblù che, dopo una conclusione velleitaria di Rizzo Pinna da fuori area al 3’ – palla altissima sulla traversa -, vanno sotto alla prima occasione per i padroni di casa: al 5’ Vignato mette un pallone lento dalla fascia sinistra, la difesa rossoblù è decisamente disattenta e consente a Lind di battere Micai di testa da pochi passi. La reazione del Cosenza è immediata e al 9’ Mazzocchi imbecca Ricciardi in area: l’esterno controlla, tiene la palla bassa ed incrocia chiamando Semper ad una difficile parata in due tempi. Lupi sempre alti e aggressivi nel recupero palla, con i padroni di casa in difficoltà e costretti spesso a liberare la propria trequarti difensiva con rinvii lunghi. Al 14’ triangolazione fra Rizzo Pinna e Mazzocchi al limite dell’area, il trequartista rossoblù arriva in prossimità del dischetto e conclude con un tiro a giro che si prede sul fondo. Al 26’ raddoppio quasi inaspettato dei nerazzurri toscani: punizione di Angori dalla trequarti, Caracciolo svetta di testa e colpisce il palo, Piccinini anticipa i difensori ospiti – ancora una volta colpevolmente poco reattivi – e insacca con Micai che non può opporsi. Questa volta gli ospiti accusano il colpo e rischiano di prendere la terza rete quando al 29’ Caracciolo di testa spedisce la pallo di poco a lato. Al 34’ punizione dal limite per il Cosenza – assegnata per un fallo su Kourfalidis servito da un’ottima sponda di Ricciardi: si incarica della battuta Rizzo Pinna che però colpisce la barriera così come la conclusione susseguente di Kouan. Al 41’ azione di contropiede di Bonfanti che tira appena entrato in area ma Micai – pur essendo già parzialmente per terra – riesce ad opporsi ed evita la terza rete pisana. È l’ultima azione degna di nota del primo tempo che termina dopo un solo minuto di recupero.
SECONDO TEMPO: IL PISA SPRECA TANTO, IL COSENZA CI CREDE FINO IN FONDO E TROVA I DUE GOL DEL PARI
Inizio ripresa con i padroni di casa alla ricerca del colpo del K.O. sfiorato già al 50’ quando Caracciolo entra in area sulla sinistra e serve Vignato: il suo sinistro improvviso e angolato viene deviato sul fondo da Micai. Al 55’ Caporale – in area di rigore – entra in ritardo sul piede di appoggio di Arena, lo mette giù e Di Bello decreta un penalty indiscutibile. Dopo un check al VAR per un possibile fuorigioco di partenza, Marin si incarica – al 58’ – della battuta: il giocatore nerazzurro interrompe la rincorsa e, nel momento di calciare il pallone, lo tocca due volte – prima con il destro e poi con il sinistro, piede di appoggio – mandandolo sulla traversa e poi oltre la linea. La trasformazione non è però valida per il doppio tocco di Marin e il gioco riprende con un calcio da fermo a favore dei Lupi. Al 61’ Rizzo Pinna batte direttamente verso la porta un calcio di punizione dal vertice dell’area ma la palla sorvola l’incrocio dei pali. Al 63’ contropiede del Pisa con Arena che – appena dentro l’area – impegna l’estremo difensore rossoblù ad una parata a terra. Al 65’ Rizzo Pinna tira centralmente fra le braccia di Semper. Il Pisa inizia ad arretrare il raggio d’azione mentre i calabresi aumentano progressivamente la pressione offensiva alla ricerca della rete che potrebbe riaprire l’incontro. Al 72’ infatti i Lupi pervengono al gol: Caporale mette in mezzo da sinistra un pallone basso, Mazzocchi anticipa il suo marcatore e gira di prima intenzione alle spalle del portiere di casa. Terzo gol in altrettante partite per l’attaccante rossoblù. All’80’ il Cosenza va vicino al pari: un primo tiro di Caporale – in area di rigore – viene respinto dai difensori toscani e arriva sui piedi di Fumagalli che – da buona posizione – spara altissimo sopra la traversa. All’87’ Mauri crossa al centro per Sankoh ma il colpo di testa in torsione dell’attaccante rossoblù è lento e centrale. L’arbitro concede cinque minuti di recupero e al 92’ arriva il meritato pareggio dei Lupi: su calcio d’angolo la difesa pisana respinge al limite dell’area un pallone vagante su cui si avventa Fumagalli che al volo spedisce la sfera imparabilmente nell’angolo alto opposto. Nei minuti successivi alla rete rossoblù il Pisa non va oltre qualche confusa mischia in area cosentina e Di Bello pone fine alle ostilità.
DURI A MORIRE
Il Cosenza allunga la sua serie positiva, conferma tutti i suoi limiti “strutturali” – dovuti ad una campagna acquisti al risparmio per precise scelte della proprietà e amplificati dalle assenze – ma conferma anche la simbiosi totale – caratteriale e tecnica – con il suo allenatore, capace di trascinare – ripetutamente – i suoi giocatori a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Inutile tornare sulla penalizzazione – che squadra, staff tecnico e tifosi stanno pagando sulla loro pelle senza alcuna colpa o responsabilità – ma, guardando al futuro prossimo, sarebbe oltremodo scellerato non colmare le lacune – numeriche e tecniche – di organico per consentire un girone di ritorno ancora più tranquillo e, magari, addirittura avere la possibilità di ambire a qualcosa in più. Il Pisa ha avuto il demerito di non aver chiuso l’incontro ma – soprattutto – ha dato l’impressione di essere andato in blackout mentale, quasi stupito della mancata resa di un avversario che non si rassegnava e non si arrendeva nonostante fosse sotto di due reti a venti minuti dalla fine. L’agitazione e l’ansia di Inzaghi in panchina nella parte finale dell’incontro erano visibili e i cambi effettuati – come detto in precedenza – hanno quasi “legittimato” la capitolazione dei giocatori nerazzurri, nella testa prima ancora che sul campo. È presto per dire se si tratti di crisi o semplicemente di passaggi a vuoto ma la storia recente del tecnico piacentino non induce all’ottimismo. Riguardo alla direzione di gara, il signor Di Bello ha sostanzialmente ben diretto l’incontro con l’unico neo sulla gestione dei cartellini gialli: l’arbitro ha infatti ammonito solo giocatori ospiti, a fronte di un maggior numero di falli commesso dai padroni di casa che – peraltro – hanno diverse volte dato luogo a proteste plateali.
PISA (3-4-2-1): Semper; Canestrelli, Caracciolo, G. Bonfanti; Calabresi (81′ Rus), Marin, Piccinini (81′ Abildgaard), Angori; Vignato (77′ Hojholt), Arena (66′ Moreo); Lind (77′ N. Bonfanti)
A disposizione: Nicolas, Loria, Beruatto, Bassanini, Ferrari, Leoncini.
Allenatore: Inzaghi
COSENZA (3-4-2-1): Micai; Martino, Dalle Mura (46′ Venturi), Caporale; Ricciardi (76′ Fumagalli), Charlys (59′ Sankoh), Ciervo (46′ Ricci), Kourfalidis (59′ Mauri); Kouan, Rizzo Pinna; Mazzocchi.
A disposizione: Baldi, Vettorel, Cimino, Camporese, D’Orazio, Sgarbi, Hristov.
Allenatore: Alvini
ARBITRO: Di Bello di Brindisi.
ASSISTENTI: Di Giacinto di Teramo e Bitonti di Bologna.
IV UFFICIALE DI GARA: Di Cicco di Lanciano.
VAR: Di Paolo di Avezzano.
ASSISTENTE VAR: Minelli di Varese.
MARCATORI: 5’ Lind (P), 26’ Piccinini (P), 72’ Mazzocchi (C), 92’ Fumagalli (C)
NOTE: Spettatori: 8.522 di cui 856 ospiti. Ammoniti: Dalle Mura (C), Micai (C), Ricci (C), Fumagalli (C)
Angoli: 3-1. Recupero: 1′ pt, 6′ st. Possesso Palla: Pisa 33 %; Cosenza 67 %