Questa mattina, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura locale, che dispone l’applicazione di misure cautelari nei confronti di cinque persone. I provvedimenti sono stati adottati per la presenza di gravi indizi relativi a reati ipotizzati a vario titolo, tra cui associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento del lavoro, estorsione e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico.
Al titolare delle aziende è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere; al consulente del lavoro e a una responsabile amministrativa della società sono stati disposti gli arresti domiciliari; mentre per due responsabili dei punti vendita è stato stabilito l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Contestualmente, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice, che ha disposto l’affidamento a amministratori giudiziari delle due società di capitali gestori delle attività commerciali.
Le misure cautelari, richieste dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, sono il risultato di un’indagine del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro. Le indagini si sono concentrate sulle condizioni lavorative di dipendenti in cinque supermercati di Montepaone, Soverato e Chiaravalle Centrale, in provincia di Catanzaro.
L’attività investigativa, comprendente intercettazioni e perquisizioni, ha permesso di raccogliere – in fase preliminare e soggetta a successiva verifica processuale – indizi gravi riguardanti l’esistenza di un’associazione per delinquere e numerosi episodi di sfruttamento del lavoro, estorsione e falsità ideologica in atto pubblico.
