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All’Unical la settima edizione del congresso nazionale di neonatologia

Si conclude oggi, la settima edizione del congresso nazionale di neonatologia città di Alarico, la due giorni nell’Aula Magna dell’Università della Calabria, una location di particolare significato e valore culturale e scientifico che segue l’apertura del secondo anno accademico del corso di laurea di Medicina e Tecnologie Digitali.

Sette le sessioni di lavori, in cui sono state trattate rilevanti problematiche neonatologiche e di medicina perinatale, all’integrazione ospedale-territorio, ai trattamenti e al dolore in terapia intensiva neonatale.

Presentato nel corso del simposio un importante progetto di ricerca condotto da Unical e Azienda ospedaliera di Cosenza, di particolare interesse e attualità la relazione del docente Gianluigi Greco con le ultime novità relative all’applicazione dell’Intelligenza Artificiale nei processi di qualità diagnostica e terapeutica dell’assistenza in area materno-infantile.

«Questo evento è diventato un punto di riferimento storico nel panorama nazionale della neonatologia – ha esordito il dottor Gianfranco Scarpelli, responsabile scientifico –. La scelta dell’Aula Magna dell’Università della Calabria come sede sottolinea l’importante integrazione tra l’Azienda Ospedaliera di Cosenza e l’Università stessa. I temi affrontati sono molti, ma tutti ruotano attorno alla necessità di creare una rete efficace tra ospedale e territorio. Abbiamo avuto l’onore di ospitare diversi pediatri di famiglia e relatori di rilievo provenienti da tutta Italia, tra cui il professor Luigi Orfeo, Presidente nazionale della Società Italiana di Neonatologia, e il professor Mario Massimo Agosti, futuro presidente. Inoltre, il congresso include una sessione dedicata alla neonatologia infermieristica. Infine – ha concluso Scarpelli – l’area materno-infantile dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza sta ricevendo una particolare attenzione dal direttore generale Vitaliano De Salazar. Che si traduce in investimenti sia nelle strutture sia nell’acquisto di attrezzature tecnologicamente avanzate».

E nel mese di ottobre, dedicato all’allattamento materno, non poteva mancare una relazione sul tema, affidata a Massimo Agosti della Società Italiana di Neonatologia. «Allattare significa fare prevenzione. Allattare significa dare salute non solo al neonato, alla mamma e a tutta quanta la società – ha sottolineato la dottoressa Maria Pia Galasso. All’ospedale Annunziata c’è l’unica Banca regionale del latte umano donato, Galatea, che ha il progetto ambizioso di fare rete con tutte le altre terapie intensive della regione affinché tutti i neonati ricevano il latte umano, un salvavita per neonati fragili come i prematuri».

«Il congresso di oggi sulla neonatologia fa un punto molto importante sugli sviluppi tecnologici e le applicazioni, e su questa sinergia sempre più importante tra Azienda Ospedaliera dell’Annunziata di Cosenza e Università della Calabria, che ormai si avvia a essere un’azienda ospedaliera integrata universitaria – ha evidenziato il professore Marcello Maggiolini dell’Università della Calabria –.

In questo senso, la serie di accordi protocolli di intesa che sono stati realizzati con Ao, Inrca e ASP della provincia di Cosenza hanno dato la possibilità di avviare già da quest’anno cinque scuole di specializzazione che rappresentano un fiore all’occhiello e che sicuramente avranno un ulteriore sviluppo con nuove scuole di specializzazione, con l’obiettivo di garantire ai nostri laureati in Medicina e Chirurgia tecnologie digitali e possibilità di specializzarsi sul nostro territorio. E offrire opportunità competitive rispetto agli altri territori e alle altre università italiane».

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