Promuovere la collaborazione scientifica e tecnologica nell’ambito della ricerca spaziale in Italia nei prossimi anni. È questo l’obiettivo della società consortile che proprio ieri, 10 giugno, è stata costituita. Si chiama Space It Up e riunisce, per la prima volta, tutti gli attori italiani del settore spazio. E tra questi c’è anche l’Università della Calabria.
Il maxi consorzio si basa su un partenariato esteso finanziato da Asi (Agenzia spaziale italiana) e dal ministero dell’Università e della Ricerca, cui l’Unical ha aderito ufficialmente lo scorso 31 maggio. La partecipazione al Consorzio italiano per la ricerca spaziale rappresenta un passo fondamentale, non solo per la crescita dell’Ateneo, ma anche per la crescita della Regione, che viene così inserita nel piano di sviluppo scientifico e tecnologico nazionale in ambito spaziale.
Il partenariato, coordinato dal Politecnico di Torino, è costituito da 13 università, 10 centri di ricerca pubblici e privati, e 10 aziende del settore aero-spaziale.
La partecipazione Unical a Space It Up arriva alla fine di un complesso ed elaborato iter, durato più di un anno, e coordinato da Vincenzo Carbone, docente di Fisica per il sistema Terra e per il mezzo circumterrestre del Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria.
Il Consorzio, che riceverà un finanziamento di 80 milioni di euro, dall’Asi e dal Mur, prevede contratti per centinaia di ricercatori, mettendo, così, a fattor comune le expertise scientifiche di tutti gli Enti partecipanti, al fine di compiere un passo fondamentale per l’Italia verso l’eccellenza nella ricerca e tecnologia spaziali.
Space It Up si occuperà dell’innovazione scientifica e tecnologica in ambito spaziale, con tematiche suddivise in nove differenti linee di ricerca, dall’osservazione e protezione della Terra all’esplorazione dello spazio, dai satelliti artificiali alla Meteorologia Spaziale, fino ad arrivare alla scienza degli habitat extraterrestri.
L’Università della Calabria partecipa a quattro linee di ricerca, coordinate da ricercatori del Dipartimento di Fisica e del Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica. In particolare, nell’ambito della protezione delle infrastrutture tecnologiche critiche da eventi spaziali estremi e dello Space Weather, le attività saranno coordinate dal professore Vincenzo Carbone, che partecipa anche al coordinamento nazionale di questa tematica.
Per l’Unical, il coordinamento della progettazione e delle analisi avanzate di missioni e sistemi spaziali e digitalizzazione innovativa sarà affidato a Gian Domenico Amendola, docente di Campi Elettromagnetici del Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica, la protezione planetaria e la mitigazione di eventi geofisici estremi saranno sviluppate con il coordinamento del docente del Dipartimento di Fisica, Fabio Lepreti. Infine, Francesco Valentini, docente di Fisica e membro del Solar System and Exploration Working Group dell’Agenzia spaziale europea (ESA), coordinerà le attività scientifiche nell’ambito dell’esplorazione robotica e umana di habitat extraterrestri. La gestione amministrativa della partecipazione al Consorzio sarà affidata all’Area Ricerca Innovazione e Impatto Sociale dell’ateneo.