“Esprimiamo piena soddisfazione plaudendo la Regione Calabria per l’assegnazione di risorse pari a 500mila euro sul FSC (Fondo Sviluppo e Coesione) per il potenziamento del Teatro Comunale Alfonso Rendano. Tale gesto di lungimiranza dimostra un concreto impegno nel valorizzare il patrimonio culturale della nostra città, riconoscendo e tutelando una tradizione artistica che ha fatto dell’identità di Cosenza un punto di riferimento nel panorama culturale calabrese e italiano.
Ma se da un lato la Regione Calabria lavora in modo equo e trasparente, dall’altro l’amministrazione comunale targata Franz Caruso vanifica tutti gli sforzi compiuti affinchè la politica restituisca speranza ai cittadini laddove con delibera di Giunta n° 20 del 17/02/2025, ha assegnato in modo autocratico la direzione artistica del Teatro Rendano per il triennio 2025-2027, incarnando una gestione che ignora i principi di trasparenza, confronto e partecipazione ed escludendo contributi e proposte che potrebbero arricchire il dibattito creativo.
È inaccettabile che decisioni di grande impatto vengano assunte senza un bando o una manifestazione d’interesse che avrebbe garantito il necessario coinvolgimento degli attori culturali e sociali”. Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali Francesco Caruso, Francesco Cito, Giuseppe D’Ippolito, Alfredo Dodaro, Francesco Luberto, Ivana Lucanto, Antonio Ruffolo, Francesco Spadafora e Michelangelo Spataro.
Segnalazione alla Commissione Controllo e Garanzia
“A maggior riprova dell’uso di antiquate “strategie” consideriamo importante evidenziare anche come il finanziamento regionale non sia stato adeguatamente diffuso dall’amministrazione comunale la quale continua ad attribuirsi meriti non suoi. Per questo motivo, abbiamo portato la questione all’attenzione della Commissione Controllo e Garanzia. In tale contesto, il consigliere Michelangelo Spataro ha sottolineato come il contributo della Regione permetta di rimettere in sesto, su vari fronti, la condizione del Teatro Rendano, offrendo nuove prospettive di intervento e potenziamento”.
Immediato riesame e maggiore partecipazione
“Siamo convinti che la trasparenza, l’inclusività e il dialogo siano fondamentali nella definizione di una politica culturale moderna e sostenibile in quanto se ciò non avvenisse si metterebbe seriamente a rischio il futuro di un patrimonio culturale a noi molto caro.
Per questo, sollecitiamo l’amministrazione comunale a riconsiderare quanto deciso, al fine di garantire una direzione artistica condivisa e partecipata attraverso una manifestazione d’interesse, che metta al centro le reali esigenze della comunità e degli operatori culturali.
La ferma speranza è che le nostre critiche possano stimolare una discussione pubblica costruttiva e contribuire a delineare una governance del Teatro Rendano capace di esaltare appieno le potenzialità del nostro patrimonio culturale.
Restiamo uniti nell’impegno verso un futuro in cui il Teatro Rendano sia un vero e proprio centro di eccellenza artistica e partecipativa per tutta la città”.