“Le esternazioni dei consiglieri di minoranza Spadafora e Dodaro sul Palazzetto dello Sport di Donnici arrivano fuori tempo massimo. Delle due, l’una: o sono distratti o sono in malafede”. Lo afferma l’Assessore ai lavori pubblici del Comune di Cosenza, Damiano Covelli, in risposta alle dichiarazioni dei consiglieri Francesco Spadafora e Alfredo Dodaro circa una richiesta di attenzione dell’Amministrazione comunale sulla struttura sportiva ubicata nella frazione di Donnici.
“E’ alquanto strano che Spadafora e Dodaro- sottolinea Covelli – si siano svegliati dal torpore solo adesso. Per troppi anni silenti, diventano improvvisamente loquaci sul Palazzetto di Donnici solo dopo aver appreso dell’approvazione in giunta, su proposta del settore Lavori pubblici (la delibera è la n.53 del 31 marzo scorso) del progetto esecutivo per la partecipazione al bando per la selezione di Piani di sviluppo in aree dismesse o in disuso.
La delibera in questione – precisa l’Assessore Covelli – inserisce tra le altre aree individuate per gli interventi di recupero, proprio il Palazzetto dello sport di Donnici, per un importo di circa 4 milioni di euro. Ai solerti consiglieri di minoranza ricordo che è grazie all’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso che si stanno realizzando, utilizzando le risorse del PNRR, strutture sportive come il Palasquash, l’impianto polivalente nella città dei Ragazzi e il Palazzetto di Cosenza Casali.
Siamo fiduciosi di poter intercettare le risorse previste dall’ultimo bando per la selezione dei Piani di sviluppo, per aumentare ulteriormente l’offerta di impianti sportivi in città e recuperare ciò che il centrodestra, che per lunghi dieci anni ha guidato la città ed al quale i consiglieri comunali Spadafora e Dodaro appartengono, peraltro con ruoli di primissimo piano, ha deturpato e lasciato nel dimenticatoio e nell’assoluto abbandono.
La loro presa di posizione, del tutto strumentale, ha tanto il sapore del facile populismo che ha come obiettivo la strenua difesa delle loro rendite di posizione e della loro nicchia di riferimento elettorale. Non me ne vogliano i consiglieri comunali se parlo il linguaggio della schiettezza e della verità, ma tant’è. Se lo affermo è perché ritengo che anche i cittadini di Donnici non possano essere utilizzati strumentalmente e a fini meramente elettoralistici”.