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Orrico (M5S) critica il decreto sicurezza e condivide l’appello della Camera Penale di Cosenza

La deputata del Movimento 5 Stelle Anna Laura Orrico condanna l'uso del decreto d’urgenza per modificare il codice penale, definendolo un attacco alla democrazia. Critica inoltre le nuove disposizioni sulle madri detenute, ritenute punitive e lesive dei diritti dei minori. Il M5S si oppone al provvedimento, sostenendo in questo caso le Camere penali, che si sono espresse negativamente

“Modificare il codice penale attraverso un decreto d’urgenza, esautorando di fatto il Parlamento, esprime la solita allergia del governo Meloni alle regole democratiche proprie di un Paese civile e non rispecchia i dettami della nostra Carta Costituzionale. Ecco perché reputo condivisibile l’appello della Camera penale di Cosenza riguardo il trattamento, contenuto nel provvedimento, riservato alle madri detenute”. Lo afferma la deputata del Movimento 5 stelle Anna Laura Orrico.

“Ci troviamo di fronte – dice Orrico – all’ennesima pagina di autoritarismo scritta dalla maggioranza che ci governa che ha come obiettivo reprimere dissenso e disagio sociale poiché incapaci di lavorare per analizzare fenomeni complessi che necessiterebbero di ben altri approfondimenti e partecipazione politica. In questo quadro dalle tinte ‘orbaniane’ ci sono alcune fattispecie che più delle altre balzano agli occhi: pensiamo alle nuove disposizioni riservate alle madri detenute. Infatti, per mera propaganda, si aggrediscono, riducendole, le garanzie che sorvegliano la maternità ed il superiore interesse del minore.

Come Movimento 5 stelle – conclude l’esponente pentastellata – ci siamo opposti fin dall’inizio a questa visione della sicurezza restrittiva dei diritti dei cittadini ma non risolutiva dei loro problemi, passata con un balzello da un disegno di legge ad un decreto legge, e continueremo a farlo nelle aule del Parlamento raccogliendo l’appello di realtà sociali, sindacati, comitati, cittadini e, in questo caso le Camere penali, che si sono espresse negativamente sul provvedimento”.

 

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