martedì, Marzo 11, 2025
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Artistico lancia la “Mission Impossible” del Cosenza

L’attaccante sigla la rete decisiva per il ritorno alla vittoria dei Lupi

In una umida serata di inizio marzo arriva il primo successo del Cosenza targato Tortelli-Belmonte. La vittoria – meritata per quanto visto in campo, per l’atteggiamento e l’applicazione messa in campo dalla squadra per tutta la durata dell’incontro – conferma i segnali incoraggianti visti al Braglia nel turno precedente e mantiene accesa una flebile fiammella di speranza per tentare di raggiungere una salvezza che avrebbe davvero del prodigioso. La situazione, infatti, rimane sportivamente disperata ma i due risultati positivi consecutivi possono dare al gruppo rossoblù quel pizzico di fiducia che sembrava smarrita da diverso tempo. L’esultanza – intensa e rabbiosa – al fischio finale e l’abbraccio collettivo a Garritano dopo la rete del vantaggio testimoniano inoltre quel senso di coesione indispensabile per poter continuare a provare la difficilissima risalita.

Viali ancora KO contro il Cosenza

La partita ha seguito il classico canovaccio di quando i punti iniziano a pesare di più: squadre molto accorte e guardinghe, gioco ridotto all’essenziale con l’obiettivo di fare male ma senza azzardare troppo. Probabilmente Viali – ex di turno come Meroni e Marras – aveva impostato una partita di attesa per poter sfruttare qualche amnesia dei padroni di casa, inevitabilmente costretti a rischiare di più perché obbligati a vincere. Il duo sulla panchina rossoblù ha invece optato per un inizio relativamente attendista, confermando inoltre la scelta di un centrocampo più solido – già visto a Modena – a cui si è aggiunta l’inventiva e la classe superiore di Garritano che – seppure un po’ sacrificato nella posizione di mezzala – è sempre stato nel vivo del gioco, favorendo una circolazione di palla più veloce e meno prevedibile. La presenza del cosentino doc ha portato benefici anche a Gargiulo – decisamente in crescita nelle ultime prestazioni – che ha goduto di maggiore libertà in fase di impostazione e nel proporsi sulla trequarti offensiva. Proprio da una di queste situazioni è nato il gol partita: al 26’ il centrocampista rossoblù ha anticipato nettamente un avversario in uscita e – in prossimità dello spigolo sinistro dell’area di rigore ospite – ha fatto partire un cross tagliato sui cui si è avventato di testa Artistico che – in torsione e anticipando il suo marcatore – ha indirizzato il pallone dove Bardi non poteva arrivare. Seconda rete consecutiva – e terza in totale – per il centravanti dei Lupi che però non potrà giocare al Ceravolo per squalifica, a causa di un’ammonizione decisamente eccessiva comminatagli dall’arbitro Pezzuto. La reazione della Reggiana allo svantaggio è stata praticamente nulla nel primo tempo mentre nella ripresa – complice anche l’ingresso di Maggio – la pressione è aumentata pur limitandosi – per la maggior parte delle occasioni – ad una serie di palloni buttati in area che hanno originato qualche mischia – risolta senza eccessivi patemi – davanti a Micai. L’unica occasione concreta degli ospiti si è verificata al 67’ quando – su un calcio di punizione in prossimità della linea di fondo e in corrispondenza del lato corto dell’area di rigore – i difensori rossoblù non si sono messi davanti alla palla, consentendo una battuta rapida a Vido che ha servito Vergara, il cui tiro di prima intenzione si è infranto sul palo – con Micai comunque in traiettoria – per poi perdersi sul fondo. Ancora una volta un’ingenuità clamorosa – su un aspetto basilare – stava per costare cara ai Lupi ma, una volta tanto, la dea bendata è stata benevola – cosa in verità assai rara in questa sciagurata stagione. Nel corso della ripresa è poi stato il Cosenza a sprecare – in contropiede – diverse occasioni per chiudere l’incontro, difettando nell’ultimo passaggio o nella conclusione finale o ancora per salvataggi disperati della difesa granata – clamorosa la parata di Bardi in pieno recupero su Rizzo Pinna imbeccato da Cruz. Il fischio finale ha quindi sancito la giusta affermazione dei padroni di casa e la terza sconfitta di Viali su tre incontri contro la sua ex-squadra.

Micai esce in presa alta – Foto di Michele De Marco

Rimpianti e Rimorsi

La vittoria con la Reggiana, pur non avendo – si spera solo per il momento – un rilevante effetto pratico sulla classifica, ribadisce – come già avvenuto nel turno precedente – la volontà della squadra di non regalare niente a nessuno e di non lasciare nulla di intentato nella rincorsa a chi si trova davanti in classifica, provando a sopperire con grinta, disciplina e determinazione alle carenze tecniche. Osservare la pochezza dei granata e ripensare alle squadre affrontate finora nel corso del campionato, alimenta – inevitabilmente – notevoli rimpianti per le occasioni perse o sfumate nei minuti finali: tante situazioni in cui sarebbe bastato avere qualche elemento con più esperienza o con più qualità in grado di garantire quella maggiore tenuta mentale che è mancata nei momenti topici, compromettendo quasi irrimediabilmente la stagione. Tutte queste carenze – tecniche, organizzative, strutturali – sono inequivocabilmente ascrivibili alla proprietà che dovrebbe provare rimorso per il patrimonio sportivo, di passione ed economico che ha dilapidato – per incoscienza, per incapacità o per un disegno di sfruttamento preordinato – nel corso degli anni, dimostrando mancanza di lungimiranza e miope propensione all’immediato, finendo però per prosciugare – in maniera ancora incomprensibile visti gli investimenti quasi nulli nell’ambito sportivo – tutte le risorse societarie. Il futuro del Cosenza viaggia quindi su un doppio binario: da una parte quello sportivo, che poggia unicamente sulla coesione del gruppo e che non può andare oltre l’orizzonte della partita successiva perché la deficitaria situazione di classifica non permette di fare calcoli o tabelle; dall’altro lato quello societario, con un cambio di gestione sempre più necessario e indispensabile per poter garantire – vista la difficilissima situazione economica – l’esistenza stessa del Cosenza Calcio. Il palesarsi di un’altra trattativa per rilevare il testimone da Guarascio non deve diventare – per quest’ultimo – un’altra scusa per procrastinare ulteriormente la decisione di passare la mano, puntando magari ad un’asta al rialzo fra i soggetti interessati o – peggio – aspettando di vedere come si conclude il campionato, nel tentativo di restare in sella a seguito di un ennesimo complicatissimo miracolo.

Acrobazia di Garritano – Foto di Michele De Marco

COSENZA (3-5-2): Micai; Dalle Mura, Venturi, Caporale; Ricciardi (81′ Cimino), Kouan, Gargiulo, Garritano (69′ Charlys), Ciervo (63′ D’Orazio); Fumagalli (69′ Rizzo Pinna), Artistico (81′ Cruz).

A disposizione: Vettorel, Zilli, Sgarbi, Mazzocchi, Ricci, Kourfalidis, Hristov.

Allenatore: Tortelli-Belmonte

REGGIANA (4-3-2-1): Bardi; Sampirisi, Meroni, Sosa, Libutti (73′ Cigarini); Sersanti, Reinhart (45′ Maggio), Ignacchiti (82′ Girma); Portanova (62′ Pettinari), Marras (62′ Vergara); Vido.

A disposizione: Sposito, Fiamozzi, Urso, Lucchesi, Kumi, Kabashi, Nahounou.

Allenatore: Viali

ARBITRO: Pezzuto di Lecce.
ASSISTENTI: Margani di Latina e Barone di Roma 1.

IV UFFICIALE DI GARA: Madonia di Palermo.

VAR: Camplone di Pescara.

ASSISTENTE VAR: Muto di Torre Annunziata.

MARCATORI: 26’ Artistico (C)

NOTE: Spettatori: 2.804 di cui 104 ospiti. Ammoniti: Artistico (C), Gargiulo (C), D’Orazio (C), Sosa (R), Cruz (C), Sersanti (R), Kouan (C), Sampirisi (R)

Angoli: 5-6. Recupero: 4′ pt, 6′ st. Possesso Palla: Cosenza 41 %; Reggiana 59 %

LA FOTOGALLERY DI MICHELE DE MARCO

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