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Premio Sila, l’11 marzo conosceremo la decina 2025

Si apre un nuovo capitolo. Martedì 11 marzo, alle 12, nella sede cosentina della Fondazione Premio Sila, in via Salita Liceo, è in programma l’attesissima conferenza stampa che annuncia la Decina 2025 ovvero i dieci libri che si contendono la tredicesima edizione del prestigioso riconoscimento letterario. Alla conferenza, partecipano il presidente della Fondazione, l’avvocato Enzo Paolini, la direttrice del Premio, Gemma Cestari, e i giurati Valerio Magrelli, Emanuele Trevi e Nicola Lagioia

In un’epoca in cui il dibattito culturale assume dimensioni sempre più globali, il Premio Sila ’49 continua a rappresentare un punto di eccellenza e di rinnovamento. La Fondazione Premio Sila, promotrice del primo riconoscimento letterario nato nel Mezzogiorno, organizza la conferenza stampa di presentazione della Decina 2025 per martedì 11 marzo alle ore 12 presso la sede della Fondazione, nel cuore del centro storico di Cosenza. Così, anche quest’anno, potremo finalmente conoscere autori e titoli che si contenderanno il prestigioso Premio.

Trasmesso anche in diretta, sulla pagina Facebook del Premio Sila ’49, l’evento vede la partecipazione del presidente Enzo Paolini e della direttrice Gemma Cestari, a confermare la profonda attenzione verso la qualità e la rilevanza delle opere in gara. In collegamento web, ci saranno anche i giurati Valerio Magrelli, Emanuele Trevi e Nicola Lagioia per raccontare del loro prezioso contributo al processo di selezione e scelta dei dieci libri.

La conferenza stampa di martedì prossimo segna l’inizio di una serie di incontri che, attraverso il confronto diretto con gli autori, daranno luce alle opere in competizione e formeranno la rosa dei cinque finalisti, preludio alla tanto attesa premiazione finale che coinvolgerà l’intera città di Cosenza.

La missione della Fondazione Premio Sila ’49, che dal 2010 si impegna a promuovere il dialogo culturale e a rinnovare la tradizione del Premio, si riafferma in questo appuntamento come un momento imprescindibile per l’economia letteraria e la valorizzazione del patrimonio culturale del Mezzogiorno e dell’Italia.

 

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