giovedì, Febbraio 27, 2025
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Blitz contro la ‘ndrangheta: 22 arresti tra Calabria, Lombardia e Toscana

I carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 22 persone accusate di appartenere alla 'ndrangheta. L'operazione, coordinata dalla DDA, ha portato all'arresto di soggetti in tre diverse regioni italiane. Dodici persone sono finite in carcere, mentre altre dieci sono state poste agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

Condotta un’importante operazione anti-‘ndrangheta questa mattina dai carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro, culminata nell’arresto di 22 persone ritenute legate alla criminalità organizzata calabrese. Il blitz, scattato all’alba, ha visto l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia locale.

Arresti in tre regioni italiane

L’operazione si è estesa ben oltre i confini calabresi, con arresti effettuati non solo a Catanzaro ma anche nelle province di Monza Brianza (Lombardia) e Arezzo (Toscana), a testimonianza della capacità della ‘ndrangheta di radicarsi in diverse aree del territorio nazionale. Secondo quanto emerso dalle indagini, i 22 soggetti coinvolti sono accusati di appartenere a cosche operative nel catanzarese, con ramificazioni anche al centro-nord del Paese.

Le accuse: dall’associazione mafiosa ai reati contro il patrimonio

Gli indagati devono rispondere di gravi reati. A tutti è contestata l’associazione per delinquere, di tipo mafioso per alcuni e semplice per altri. A questi capi d’accusa si aggiungono numerosi reati contro la persona e il patrimonio, diversi dei quali aggravati dal metodo mafioso. Il quadro accusatorio delineato dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro ha convinto il Gip ad emettere provvedimenti restrittivi di diversa entità nei confronti di tutti i soggetti coinvolti nell’inchiesta.

Misure cautelari differenziate

La gravità delle accuse e il ruolo ricoperto all’interno dell’organizzazione criminale hanno determinato l’applicazione di misure cautelari diverse. Disposta per 12 degli indagati la custodia cautelare in carcere, riservata ai soggetti considerati ai vertici del sodalizio criminale o ritenuti maggiormente pericolosi. Per i restanti 10 invece disposti gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, a garanzia del rispetto della misura restrittiva. I dettagli dell’operazione e i nomi delle persone coinvolte saranno resi noti nelle prossime ore, nel corso di una conferenza stampa che si terrà presso il Comando provinciale dei carabinieri di Catanzaro.

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