La sconfitta di Castellammare azzera quasi definitivamente le speranze di raggiungere i play-out aprendo nefasti scenari per il futuro
Il Cosenza perde ancora in trasferta! Le partite consecutive perse lontano dal Marulla salgono a sei. E si vanifica l’effetto positivo, sul morale e sulla classifica, che era derivato dalla vittoria sulla Carrarese. Ancora una volta, la prestazione sul campo ha ricalcato il copione visto nel corso della stagione: primo tempo con tanto possesso palla e controllo sterile del gioco, un gol clamorosamente fallito – da Garritano, più per fortuna del portiere stabiese che per imprecisione del rossoblù –, un evidente torto arbitrale subito – l’intervento con il piede a martello di Fortini su D’Orazio era da rosso diretto –, per poi prendere gol in contropiede dopo una palla sanguinosa persa al limite dell’area avversaria. Andati negli spogliatoi immeritatamente in svantaggio, nel secondo tempo, i ragazzi di Alvini non sono riusciti a reagire, subendo il raddoppio su un rinvio lungo e mostrando – a eccezione di D’Orazio e dei subentrati Rizzo Pinna e Kourfalidis – una preoccupante rassegnazione. E ancora, incassando un’altra rete – realizzata da Fortini, dopo la doppietta di Adorante – e trascinandosi fiaccamente per il campo fino al triplice fischio.
Il rovinoso progetto mai nato di Guarascio
Con la retrocessione sempre più vicina, fa ancora più rabbia ripensare alle parole di Ursino nel momento in cui si presentò alla stampa con il DS Del Vecchio: il famoso progetto – ammesso che sia mai esistito – si è subito dovuto scontrare con la dura realtà della penalizzazione – di cui è ancora, ad oggi, ignoto il “mandante” – e con la palese volontà del proprietario di diminuire ulteriormente il già ridottissimo budget stanziato per la costruzione della squadra. E tutto ciò, nonostante le entrate decisamente non trascurabili che la partecipazione alla serie B ha garantito nel corso degli anni. La buona partenza della squadra – che ha sovraperformato per diverso tempo, dando l’impressione di poter riuscire nell’ennesimo miracolo sportivo – ha inizialmente distratto l’attenzione dalla situazione gestionale che, invece, iniziava a mostrare crepe sempre più numerose. La sistematicità con cui si sono presentate le criticità amministrative – ormai senza soluzione di continuità – lascerebbe quasi pensare che l’unico progetto portato avanti dalla proprietà sia una cosciente e studiata dismissione, un abbandono programmato perché, magari, non c’è più l’intenzione di fare calcio, nemmeno con l’impegno minimo delle stagioni precedenti. Se le cose stanno così come sembrano, e assodato – in base a quanto riferito da Guarascio al sindaco di Cosenza e quanto affermato in un comunicato ufficiale della società – che ci sono sia la volontà di cedere il Cosenza sia delle trattative in corso, cosa si aspetta a concretizzare questo passaggio di consegne? Chi vende un bene – se vuole effettivamente venderlo – cerca di spuntare la cifra più alta possibile e quindi procede alla vendita quando quel bene ha ancora un’attrattiva significativa. Perché quindi tergiversare ancora quando, dopo ogni partita che avvicina il Cosenza alla serie C, il valore della società diminuisce inesorabilmente? L’unica persona che potrebbe dare una risposta a queste domande è Eugenio Guarascio, ma il suo modus operandi degli ultimi anni, decisamente, non induce all’ottimismo ed è facile ipotizzare che non arriveranno risposte, così come parrebbe non siano arrivati riscontri a coloro i quali si sarebbero interessati – nel corso degli anni – a rilevare la società.
JUVE STABIA (3-4-1-2): Thiam; Ruggero, Peda, Quaranta; Andreoni (27′ Fortini), Buglio, Leone (89′ Louati), Rocchetti; Piscopo (89′ Maistro); Candellone (73′ Meli), Adorante (73′ Dubickas).
A disposizione: Matosevic, Signorini, Baldi, Gerbo, Mosti, Morachioli, Sgarbi.
Allenatore: Pagliuca (squalificato, in panchina il vice Tarantino)
COSENZA (3-4-1-2): Micai; Hristov, Dalle Mura (67′ Venturi), Caporale; Ricciardi (60′ Ciervo), Kouan (60′ Rizzo Pinna), Gargiulo, D’Orazio; Garritano (67′ Kourfalidis); Artistico, Zilli (75′ Fumagalli).
A disposizione: Baldi, Vettorel, Martino, Ricci, Sgarbi, Charlys, Contiero.
Allenatore: Alvini
ARBITRO: Ayroldi di Molfetta.
ASSISTENTI: Preti di Mantova e Biffi di Treviglio.
IV UFFICIALE DI GARA: Cappai di Cagliari.
VAR: Gualtieri di Asti.
ASSISTENTE VAR: Serra di Torino.
MARCATORI: 44’ e 59’ Adorante (J), 86’ Fortini (J)
NOTE: Spettatori: 4.445 di cui 232 ospiti. Ammoniti: Gargiulo (C), Ricciardi (C), Thiam (J), Kouan (C), Fortini (J), Ruggero (J), Zilli (C)
Angoli: 4-5. Recupero: 5′ pt, 5′ st. Possesso Palla: Juve Stabia 40% Cosenza 60 %