Primo successo del 2025 per la squadra di Alvini che riaccende così la fiammella della speranza
Al termine di una partita sporca e spezzettata i Lupi superano la Carrarese, tornando a cogliere una vittoria che mancava ormai da diversi mesi. Gli ospiti – reduci da ben quattro sconfitte consecutive – si sono presentati al Marulla con il chiaro intento di portare via un punto, difendendosi in maniera ordinata e provando a ripartire in contropiede, sperando forse di trovare un Cosenza rassegnato o in fase di smobilitazione. Nella prima frazione di gioco, in realtà, il pubblico di casa – poco numeroso nonostante i prezzi ribassati ma molto rumoroso nel sostenere incessantemente la squadra e nel contestare la proprietà – ha seriamente temuto che la squadra avesse in qualche modo mollato perché latitavano sia la continuità di manovra che la determinazione nel condurre gli attacchi, consentendo ai gialloblù ospiti di controllare agevolmente l’incontro. Nella ripresa i rossoblù sono scesi in campo con un piglio differente – grazie anche agli ingressi determinanti di Artistico e di Kouan che hanno dato una scossa -, provando quanto meno ad aggredire l’avversario con un pressing più continuo. I Lupi hanno dapprima corso un serio rischio – con la conclusione appena fuori di Manzari su assist dell’ex Finotto -, poi hanno trovato il gol partita con Hristov che – al 69’, su calcio d’angolo battuto da Ricciardi – ha superato di testa Fiorillo, probabilmente ingannato da una leggerissima deviazione di un compagno posto davanti a lui. Dopo il gol – primo centro del difensore bulgaro in campionato e prima rete stagionale di testa della squadra rossoblù – i padroni di casa hanno cercato di addormentare la partita, spazzando ferocemente ogni pallone che si avvicinava a Micai e correndo qualche rischio solo negli ultimi istanti del recupero – decisamente eccessivi i sette minuti concessi dal signor Perri – quando Micai è stato costretto a distendersi sulla sua sinistra per deviare un insidioso tiro di Giovane. Ci sarebbe stato anche un triplo salvataggio – due volte Micai e una Venturi – sulla linea nell’ultimo giro di lancette ma un evidente fuorigioco di partenza avrebbe comunque reso non valida l’eventuale rete.
Il Cosenza crede ancora nella salvezza
L’ostinazione nel non voler prendere gol mostrata nell’ultimo assalto dei toscani, per quanto nell’ambito di un’azione poi annullata, ha testimoniato la voglia di non mollare e di crederci ancora dei ragazzi di Alvini. La stessa confortante impressione si è avuta al momento del gol di Hristov quando tutta la squadra, con l’autore della rete in testa, è corsa a perdifiato ad abbracciare il mister per comunicare – senza mezzi termini –l’attaccamento all’allenatore e la coesione del gruppo, inteso in senso lato come staff tecnico e giocatori. Sempre in occasione del gol dei Lupi non è passato inosservato il pallone scagliato – con rabbia – da Micai verso la tribuna numerata, forse a voler marcare una differenza fra la squadra e chi – nell’ambito amministrativo – ne ha penalizzato e vanificato – in parte – gli sforzi. Certamente la vittoria ottenuta ai danni della Carrarese non può bastare da sola a riaprire i giochi salvezza per i Lupi ma – vista soprattutto la voglia e la grinta messe in campo nel secondo tempo – rappresenta una scintilla di speranza su cui provare a costruire un altro miracolo sportivo. Sarà però indispensabile dare continuità già dal prossimo turno a Castellammare dove, con i rientri – sicuri – di Garritano e D’Orazio e con quelli – auspicabili – di Florenzi e Rizzo Pinna, Alvini potrà contare su maggiore tecnica ed imprevedibilità.
Il nodo societario: quando il passaggio di consegne?
Il ritorno al successo non cambia invece nulla dal punto di vista societario perchè il cambio al timone è sempre più necessario e fondamentale per garantire un futuro alla squadra rossoblù, indipendentemente dalla categoria. L’incontro con il Sindaco dei giorni scorsi ha confermato – per ammissione dello stesso Guarascio – l’esistenza di una trattativa per la cessione della società e, viste le difficoltà emerse nel corso degli ultimi mesi, unitamente all’inadeguatezza, all’improvvisazione e alla mancanza di volontà di fare calcio in maniera organizzata, viene una volta di più da chiedersi cosa ancora trattenga il proprietario – ormai comprensibilmente inviso alla stragrande maggioranza di Cosenza e provincia – dal passare la mano. È auspicabile che il sindaco non si accontenti di una dichiarazione di intenti e che – a breve – chieda conto a Guarascio e alla Scalise degli sviluppi in merito a questo argomento prima che la cosa cada nel dimenticatoio, magari a seguito di un – auspicabile – filotto di risultati positivi.
COSENZA (3-5-2): Micai; Hristov, Dalle Mura, Caporale; Ricciardi (94′ Venturi), Kourfalidis (56′ Kouan), Gargiulo, Charlys, Cimino (84′ Ricci); Mazzocchi (84′ Sgarbi), Zilli (56′ Artistico).
A disposizione: Baldi, Vettorel, Martino, Fumagalli, Ciervo, Novello, Contiero.
Allenatore: Alvini
CARRARESE (3-4-2-1): Fiorillo; Imperiale, Guarino (74′ Zanon), Illanes; Bouah, Giovane, Schiavi (74′ Zuelli), Cicconi (80′ Belloni); Melegoni (59′ Manzari), Cherubini (73′ Torregrossa); Finotto.
A disposizione: Ravaglia, Mazzi, Oliana, Milanese, Fontanarosa, Capezzi, Cerri.
Allenatore: Calabro
ARBITRO: Perri di Roma 1.
ASSISTENTI: Perrotti di Campobasso e Pascarella di Nocera Inferiore.
IV UFFICIALE DI GARA: Rispoli di Locri.
VAR: Miele di Nola.
ASSISTENTE VAR: Pezzuto di Lecce.
MARCATORI: 69’ Hristov (Co)
NOTE: Spettatori: 3.374 di cui 171 ospiti. Ammoniti: Guarino (Ca), Mazzocchi (Co), Caporale (Co), Torregrossa (Ca)
Angoli: 6-6. Recupero: 1′ pt, 7′ st. Possesso Palla: Cosenza 47 %; Carrarese 53 %
