venerdì, Gennaio 31, 2025
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La Culla per la Vita all’Annunziata per sostenere le madri in difficoltà

E' stata inaugurata stamattina a Cosenza la prima Culla per la Vita in Calabria, un progetto che garantisce sicurezza, anonimato e protezione per i neonati e le loro madri

“La vita che accoglie e protegge la vita”: è questo il principio che ha guidato l’inaugurazione della prima Culla per la Vita in Calabria, presso l’Ospedale Annunziata di Cosenza. Un progetto che va oltre l’assistenza sanitaria, rappresentando un gesto di amore, cura e protezione per i neonati e le madri che si trovano in situazioni di estrema difficoltà.

Alla cerimonia di stamattina hanno partecipato autorità civili e religiose, tra cui il Vescovo Giovanni Checchinato, il Prefetto Rosa Maria Padovano, il Questore Giuseppe Cannizzaro, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Andrea Mommo e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Giuseppe Dell’Anna. Un momento simbolico che segna un impegno concreto a favore della vita e della dignità umana.

Come funziona la Culla per la Vita

Il dottor Gianfranco Scarpelli, direttore del reparto materno infantile del nosocomio cosentino, ha illustrato il funzionamento della Culla, progettata per garantire massima sicurezza, anonimato e protezione. «La Culla offre le massime garanzie di sicurezza, sia per l’accesso alla procedura, sia per l’approvvigionamento energetico, essendo completamente integrata con i sistemi dell’ospedale. Inoltre, dispone di un gruppo UTA (Unità di Trattamento Aria) dedicato esclusivamente a questi locali», ha spiegato Scarpelli.

L’ingresso avviene tramite un pulsante che apre la porta esterna. Solo una volta chiusa questa porta, si apre automaticamente una tapparella interna, che consente di depositare il neonato in totale sicurezza. «Nel momento in cui la porta viene aperta», ha precisato Scarpelli, «parte un’allerta immediata che raggiunge la terapia intensiva neonatale, il centralino dell’ospedale e la sala operativa del servizio di vigilanza. Un medico e un infermiere si recano immediatamente sul posto per prendere in carico il neonato».

Per garantire ulteriore sicurezza, è stata predisposta una termoculla da trasporto, che permette di spostare il bambino in modo tempestivo verso l’unità operativa di neonatologia. «Una telecamera, posizionata esclusivamente sulla termoculla, ci consente di visualizzare il neonato senza inquadrare altri dettagli o persone, preservando così la privacy», ha aggiunto Scarpelli.

Un’iniziativa simbolo

Scarpelli ha sottolineato che la Culla per la Vita rappresenta un’iniziativa simbolo: «Per noi, questa soluzione è l’estrema ratio, ovvero un’opzione per garantire la vita del neonato quando la madre si trova in condizioni di difficoltà. Tuttavia, ricordiamo che esiste anche la possibilità per una donna di partorire in ospedale in modo sicuro, richiedendo l’anonimato. Presso il nostro ospedale, abbiamo un percorso nascita che tutela questo aspetto, con il supporto del servizio sociale, garantendo assistenza alla madre e un parto sicuro sia per lei che per il neonato».

La prima culla inaugurata nella Regione

Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera dell’Annunziata, Vitaliano De Salazar, ha espresso orgoglio e soddisfazione per l’inaugurazione della Culla: «Questa è la prima Culla inaugurata in Calabria, e con questo gesto ci siamo ufficialmente uniti alla rete nazionale della Culla per la Vita. Siamo profondamente orgogliosi e felici di questo traguardo».

De Salazar ha poi aggiunto: «Questa iniziativa rappresenta un’ulteriore prova di come la sanità pubblica vada oltre la sua missione tradizionale, ascoltando il disagio e cercando di offrire soluzioni concrete. Si tratta di un’azione socio-sanitaria che coinvolge con entusiasmo tutto l’ospedale. Desidero ringraziare tutti gli operatori sanitari, il dipartimento materno-infantile e il corpo infermieristico per il loro impegno e dedizione».

Concludendo, il Direttore ha ricordato un aspetto importante: «La legge consente di lasciare un bambino in ospedale in completo anonimato, seguendo il percorso dell’affidamento classico. Forse non tutte le donne sono a conoscenza di questa possibilità, e spesso l’anonimato rappresenta una scelta più sicura e protetta. Noi vogliamo offrire tutte le opzioni possibili, sempre a favore della vita».

La Culla per la Vita non è solo uno strumento di protezione, ma un messaggio di speranza e fiducia nel futuro. Un’iniziativa che unisce tecnologia, umanità e impegno sociale, dimostrando come la sanità pubblica possa fare la differenza nella vita delle persone più vulnerabili.

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