Il doppio vantaggio non basta ai Lupi per tornare al successo casalingo
In un Marulla semivuoto – presenze quantificabili non oltre le duemila unità, ben lontane dai dati ufficiali diffusi dalla società, che riferiscono di oltre tremila spettatori sugli spalti – per le pessime condizioni atmosferiche e, soprattutto, per l’esasperazione dei tifosi dovuto all’atteggiamento della proprietà, il Cosenza spreca un’altra occasione per ridare slancio al proprio campionato. I rossoblù dilapidano due gol di vantaggio, dapprima consentendo al Mantova di rientrare in partita e poi regalando letteralmente il pareggio agli ospiti con una gestione scellerata del pallone di Kouan nella propria area di rigore; in più i risultati maturati sugli altri campi accrescono l’amarezza per il mancato successo che avrebbe fatto scalare non poche posizioni in classifica. C’è invece il concreto rischio di un contraccolpo psicologico visto anche che – per la prima volta, forse in maniera un po’ ingenerosa ma comprensibile – la squadra è stata fischiata a fine partita dalla tifoseria organizzata presente al Marulla: tifoseria che – nel corso del match – non ha fatto mai mancare il sostegno ai giocatori, alternando i cori di supporto alla contestazione nei confronti del proprietario. Purtroppo, ancora una volta si è finito per pagare i limiti tecnici e di personalità di alcuni elementi della rosa ed è quindi sempre più necessario intervenire tempestivamente ed efficacemente sul mercato – ammesso che Guarascio fornisca i mezzi necessari al DS Del Vecchio -, prima che la situazione di classifica diventi non più recuperabile.
FORMAZIONI INIZIALI
Alvini schiera ancorai suoi con un 3-4-2-1 effettuando ben cinque cambi rispetto all’incontro disputato prima della sosta: Caporale, Ricciardi, D’Orazio, Mazzocchi e il nuovo arrivato Artistico sostituiscono Dalle Mura, Ciervo, Cimino, Charlys e Strizzolo. Anche Possanzini – pur confermando il consueto 4-2-3-1 – effettua cinque variazioni inserendo Maggioni, De Maio, Trimboli, Burrai e Fiori per Fedel, Artioli, Redolfi, Muroni e Aramu.
PRIMO TEMPO: UNO-DUE DEL COSENZA, IL MANTOVA ACCORCIA NEL FINALE DI TEMPO
La partita inizia con un ritmo sostenuto da ambo le parti, nonostante il terreno di gioco sia molto pesante – ai limiti della praticabilità, specialmente sulla fascia in prossimità delle due panchine – e nei primi minuti sono gli ospiti ad avere il controllo del gioco, pur non andando oltre qualche mischia e un paio di conclusioni da fuori area respinte dalla difesa cosentina. Al 10’ il Cosenza passa in vantaggio: Florenzi riceve palla sulla destra e dopo una pregevolissima azione personale – in cui semina un paio di avversari – mette un pallone teso al centro su cui Artistico – di petto – anticipa tutti e mette alle spalle di Festa. Rete all’esordio per il neo-centravanti rossoblù – appena arrivato dalla Juve Stabia – e autore di una prova che lascia ben sperare per il resto del campionato. Al 12’ Kouan prende palla fuori area e conclude verso la porta, chiamando il portiere ospite ad una parata a terra. Al 17’ Bragantini strattona D’Orazio reo – secondo il giocatore biancorosso – di perdere tempo: l’arbitro fatica a riportare la calma – in generale Giua si è reso protagonista di una mediocre direzione di gara –, espellendo il team manager del Cosenza ma non prendendo nessun provvedimento nei confronti di Bragantini, nonostante fosse quest’ultimo il responsabile del parapiglia verificatosi in campo. Al 23’ i padroni di casa raddoppiano: Florenzi parte palla al piede dalla trequarti sinistra, combina con D’Orazio, supera un paio di avversari con una veronica e conclude di destro – dal limite dell’area – mandando il pallone a fil di palo. Al 26’ primo tiro del Mantova con Mancuso che tira di sinistro a giro e Micai che blocca comodamente a terra. Il Mantova alza il ritmo alla ricerca del gol che possa riaprire la partita ma i padroni di casa controllano abbastanza tranquillamente fino al 36’ quando – su una respinta corta della difesa rossoblù – Bani crossa da sinistra trovando la testa di Maggioni che arriva prima del suo diretto avversario e – in avvitamento – manda il pallone dove Micai non può arrivare. Le due squadre iniziano un po’ ad accusare il campo pesante e il ritmo cala inevitabilmente. Al 41’ Fiori tira violentemente di prima intenzione da fuori area ma il portiere dei Lupi è attento e devia il pallone sul fondo. Dopo due minuti di recupero termina una prima frazione intensa, giocata ad un buon ritmo nonostante le condizioni del terreno di gioco.
SECONDO TEMPO: PRESSIONE DEL MANTOVA, KOUAN REGALA IL GOL DEL PARI A MANCUSO, TRAVERSA DI ARTISTICO NEL FINALE
Il Mantova si riversa immediatamente nella trequarti rossoblù alla ricerca del pari ma fatica ad andare oltre qualche cross in area e qualche mischia al limite. Al 52’ Florenzi viene visibilmente messo giù in area virgiliana da De Maio ma Giua valuta l’intervento non punibile e il VAR non lo richiama al video. Al 57’ su azione di calcio d’angolo Venturi salta più in alto di tutti ma il colpo di testa è centrale e termina fra le braccia del portiere ospite. Al 63’ gli ospiti – pressanti ma inefficaci fino a quel momento – raggiungono il pari: D’Orazio anticipa un avversario in area di rigore e lascia il pallone a Kouan che – pur avendo tempo e spazio per allontanare – cincischia, forse tentando un controllo di tacco, e praticamente serve Mancuso, rapido a concludere e superare l’incolpevole Micai. Il Cosenza prova a reagire ma il campo si è fatto ormai pesantissimo e le squadre sono molto stanche. All’80 Florenzi si produce nell’ennesima percussione in area avversaria ma la conclusione non è efficace. All’88’ i biancorossi ospiti vanno vicini al colpaccio: su una conclusione respinta di Mancuso, la palla si impenna e – dopo una sorta di flipper – De Benedetti gira verso la porta da pochi passi con Micai pronto a respingere d’istinto. Al 90’ sono i Lupi a sfiorare il gol-partita: Kouan va via sulla sinistra e serve Artistico al limite dell’area che prova a piazzare la palla, scheggiando la traversa con Festa immobile a guardare. Nei quattro minuti di recupero decretati dal direttore di gara non avviene più nulla.
LA MISURA È COLMA
L’ennesima occasione persa induce inevitabilmente ad alcune riflessioni. Le lacune tecniche, di personalità ed esperienza hanno costituito il grosso problema del Cosenza di Alvini in tutto il girone di andata e gli innesti necessari per poter invertire la rotta dovevano essere già a disposizione del tecnico toscano. Invece – ad oggi – si è aggiunto all’organico il solo Artistico – arrivato peraltro a poche ore dalla partita con il Mantova. Per quanto il nuovo arrivato si sia ben comportato, dimostrando voglia e qualità da mettere a disposizione della squadra, è evidente che i giorni trascorsi dalla partita con il Sassuolo siano stati sostanzialmente sprecati perché potevano essere sfruttati per agevolare l’inserimento dei nuovi giocatori attesi. Questo immobilismo o – se si preferisce – questa animazione sospesa è l’unica caratteristica ricorrente della gestione Guarascio: ogni volta che è stato necessario intervenire sul mercato – estivo o invernale – si è sempre difettato in tempismo e tempestività, costringendo i vari DS alternatisi a fare i salti mortali e finendo per perdere giocatori validi già praticamente chiusi – la lista è lunghissima –, dovendo poi accontentarsi di “scarti” o di giocatori un tempo validi ma con evidenti problemi di tenuta fisica. La classifica attuale del Cosenza non permette più un simile modus operandi e se non c’è la volontà – perché di quello si tratta – di attuare un cambio di passo, sarebbe allora opportuno che l’attuale proprietà si facesse da parte, evitando di compromettere ulteriormente una situazione già molto complicata – non solo per la gestione sportiva. Le continue direzioni di gara avverse ai Lupi – anche oggi Giua ha lasciato molto a desiderare, non solo nell’occasione del rigore non concesso per l’evidente fallo ai danni di Florenzi ma anche nella gestione dei cartellini gialli e delle situazioni dubbie – sono inoltre la certificazione del fatto che a livello di Lega B e AIA la credibilità e il peso di questa società è ai minimi storici e – anche per questo – sembra ancora una volta il momento più opportuno per chiudere questo capitolo della storia del Cosenza Calcio.
COSENZA (3-4-2-1): Micai; Sgarbi, Venturi, Caporale (91’ Martino); Ricciardi (91’ Hristov), Kouan, Kourfalidis, D’Orazio (72’ Cimino); Florenzi (85’ Mauri), Mazzocchi (72’ Zilli); Artistico.
A disposizione: Vettorel, Baldi, Charlys, Fumagalli, Dalle Mura, Rizzo Pinna, Ricci, Novello.
Allenatore: Alvini
MANTOVA (4-2-3-1): Festa; Maggioni, De Maio, Cella, Bani (82’ Giordano); Trimboli, Burrai; Fiori (72’ Wieser), Bragantini (61’ De Benedetti), Mancuso; Mensah (82’ Galuppini).
A disposizione: Sonzogni, Solini, Redolfi, Ruocco, Fedel, Panizzi, Artioli, Muroni.
Allenatore: Possanzini (squalificato, in panchina Massolini)
ARBITRO: Giua di Olbia.
ASSISTENTI: Yoshikawa di Roma 1 e Politi di Lecce.
IV UFFICIALE DI GARA: Recchia di Brindisi.
VAR: Gariglio di Pinerolo.
ASSISTENTE VAR: Pagnotta di Nocera Inferiore.
MARCATORI: 10’ Artistico (C), 23’ Florenzi (C), 37’ Maggioni (M), 63’ Mancuso (M)
NOTE: Spettatori: 3.269 (N.D.R. dichiarati dalla Società, probabilmente circa 2.000) di cui 138 ospiti. Ammoniti: D’Orazio (C), Kouan (C), Bani (M), Artistico (C), Sgarbi (C), Kourfalidis (C)
Angoli: 3-4. Recupero: 2′ pt, 4′ st. Possesso Palla: Cosenza 37 %; Mantova 63 %