“Il nostro Presidente Onorario, l’Avvocato Antonio, Niny, Feraco, ci ha lasciato. Ma le sue idee, sulla funzione Alta dell’Avvocatura, resteranno, per sempre, cucite sulle nostre Toghe. E la sua ferma convinzione, sulla bellezza della libertà culturale della giovane Avvocatura, continuerà a riecheggiare nelle aule di giustizia. Anche e soprattutto oggi ricordiamo il pensiero del Presidente Feraco, affinché questo giorno sia come l’Avvocato Feraco avrebbe voluto: un altro giorno da dedicare … alle libertà!”
Lo scrive in una nota il Consiglio direttivo della Camera penale di Cosenza.
“Essere Avvocato” -scriveva- “è diverso dal fare l’avvocato; ogni processo, ogni arringa, ogni fatica è soltanto un piccolo segmento di una geometria che va al di là di ogni ambito”. “Arroccarsi solo nel palazzo” -avvertiva noi tutti- “potrà essere, per alcuni versi, comodo, ma l’avvocato deve sapere che appartiene a tutti per cogliere anche quelle più piccole vibrazioni che scuotono ogni esistenza, forse l’esistenza stessa”. “Avvocatura, Etica, Diritto” -non smetteva di ripeterci in ogni incontro- “su questo tripode brucia, senza consumarsi, l’eterna fiamma, l’eterno fuoco dell’eresia: la libertà. Difenderla è il nostro compito, forse il nostro destino”.
Avvocato Feraco, Presidente, grazie, a nome di tutte le generazioni di questa Avvocatura che, pur piangendo la scomparsa di un Maestro, è consapevole della immortalità della Toga.
Il Consiglio direttivo della Camera penale di Cosenza
Alessandra Adamo, Valentina Spizzirri, Domenico Caputo, Angelo Nicotera, Pietro Sammarco, Sergio Sangiovanni, Francesco Santelli, Il Segretario Gabriele Posteraro e il Presidente Roberto Le Pera