Cosenza, incontro istituzionale: la Presidente della Provincia accoglie il nuovo prefetto

Nella sala presidenziale della Provincia di Cosenza, la Presidente Rosaria Succurro ha accolto stamattina la nuova Prefetta di Cosenza, Maria Padovano, che ha da poco preso possesso della carica nel capoluogo bruzio.
La Presidente Succurro ha esteso, a nome di tutta la comunità locale e del suo staff, un caloroso benvenuto al Prefetto appena insediatosi, augurandogli buon lavoro. Ha inoltre illustrato le attività di collaborazione già avviate con la Prefettura e l’impegno dell’Ente a livello istituzionale per favorire un rapporto positivo tra il territorio locale e il rappresentante del Governo per lo sviluppo della zona.
“È stato un incontro estremamente positivo”, ha dichiarato Rosaria Succurro, “durante il quale è emersa una piena sintonia istituzionale riguardo alle sfide già in corso. Ho apprezzato la chiara disponibilità del Prefetto ad ascoltare le nostre esigenze e a contribuire attivamente alla risoluzione delle importanti questioni che riguardano il territorio. Sono certa che continuando su questa strada, potremo garantire diritti e legalità ai cittadini, favorendo la crescita culturale ed economica della regione.”
La Prefetta Padovano si è espressa con fiducia riguardo alla possibilità di instaurare ottimi rapporti e collaborazioni fruttuose tra la Prefettura e la Provincia di Cosenza, nel rispetto delle regole e nel sostegno allo sviluppo dei cittadini. Ha sottolineato l’importante ruolo della Prefettura nella trasparenza dell’attività amministrativa, che deve essere coordinata in sinergia con gli Enti locali per garantire democrazia e diritto.
Durante l’incontro, la Presidente Succurro ha presentato al Prefetto il Segretario Generale dell’Ente, il dott. Alfonso Rende, i dirigenti provinciali e lo staff.
Al termine della riunione, la Presidente Succurro ha guidato il Prefetto in una visita alle sale del Palazzo della Provincia, suscitando il suo entusiasmo e apprezzamento per la bellezza dell’edificio – già sede della Prefettura – e per il prezioso patrimonio custodito al suo interno.