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“Nuccio Ordine una lezione”. Il Telesio ricorda lo studioso ad un anno dalla scomparsa

Martedì 7 maggio alle 17.30 il Liceo Classico Telesio celebra Nuccio Ordine, ad un anno, il 10 giugno prossimo, dalla sua improvvisa scomparsa.

Una perdita enorme per il mondo accademico e culturale tutto: Ordine è stato uno studioso, autore e professore universitario prodigo di schiette imbeccate e arguti insegnamenti, diretti soprattutto ai giovani, da lui costantemente stimolati a riappropriarsi delle cose apparentemente inutili, ad inseguire i loro sogni e a spendersi con sforzi e sacrifici per raggiungerli, senza pretesti e scorciatoie.

“Nostro compito – ripeteva nei suoi interventi pubblici- far capire ai nostri studenti che non si va al liceo per prendere un diploma! La cultura e lo studio non servono solo per una professione, servono a formare cittadini liberi e non semplici consumatori, uomini e donne capaci di ragionare con la loro testa, eretici rivoluzionari e non polli di batteria”.

Nuccio Ordine una lezione” non a caso così recita il titolo dell’incontro, titolo che lascia aperta la declinazione, attraverso diversi termini, di che cosa intendiamo per lezione di Nuccio Ordine. All’importante momento, ospitato nella Biblioteca Stefano Rodotà, saranno presenti due massimi esperti di Letteratura Italiana e Filosofia teoretica, rispettivamente Giulio Ferroni, maestro e professore di Ordine, ne aveva seguito la tesi di laurea e di dottorato, e Giacomo Marramao, suo grande amico, già ospite con lui della “Rodotà” in occasione della sua intitolazione.

Collegato da remoto il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, tra i relatori dell’evento organizzato al Ministero della Cultura in ricordo proprio di Ordine.

Una sorta di staffetta commemorativa quella del 7 maggio che parte al mattino dall’ UNICAL per approdare nel Liceo Telesio, cui Ordine era particolarmente legato, anche per i rapporti di grande amicizia che lo legavano a molte figure dello storico Liceo, a ricordarlo con commozione e affetto la direttrice della “Rodotà” Antonella Giacoia, che con Ordine aveva condiviso diverse esperienze lavorative all’estero.

È la stessa Giacoia ad anticiparci l’adesione all’iniziativa di un numeroso pubblico: “ciò indica- ha sottolineato la professoressa- cosa si può costruire e muovere con la passione per la parola come esercizio etico della responsabilità, quella umana e quella culturale. È la conferma- ha proseguito- di un dialogo mai veramente interrotto tra noi e un intellettuale che, nel taglio cosmopolita della sua formazione e operazione culturale, aveva eletto la Calabria come suo luogo di partenza e di ritorno, nella volontà che la complessità del suo messaggio sottendesse il superamento di ogni accidiosa rinuncia o imputazione di marginalità”.

A portare i propri saluti istituzionali all’evento la vicepresidente della Regione Calabria Giuseppina Princi e il Sindaco di Cosenza Franz Caruso. A fare gli onori di casa il Dirigente del Liceo Telesio Domenico De Luca.

“Nella vita quello che conta non è arrivare a Itaca, la vera Itaca sta nel viaggio stesso-amava ripetere Ordine citando il poeta greco Costantino Kavafis- Il viaggio deve essere lento, se vuoi conoscere e imparare devi farlo con lentezza” e il suo viaggio è stato breve ma intenso e soprattutto generoso verso chi ha avuto il privilegio di condividerlo.

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