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Cosenza, il veleno è nella Coda

Reduce dalla bella prestazione di Palermo, il Cosenza cercava conferme e continuità contro la Cremonese, alla seconda partita dopo il cambio dell’allenatore e con un potenziale tecnico ancora inespresso. È venuta fuori una bella partita, giocata a viso aperto da entrambe le squadre. I grigiorossi lombardi hanno portato via i tre punti dal Marulla probabilmente per essere stati più lucidi e più cinici nel finale rispetto ai padroni di casa che hanno ribattuto colpo su colpo, venendo puniti oltre i loro demeriti per una disattenzione difensiva. Il maltempo delle ore che hanno preceduto il match e, soprattutto, la scelta di un pessimo orario da parte della Lega B hanno influito negativamente sul numero di spettatori presenti, poco più di 5mila, compresi una cinquantina di tifosi ospiti. La decisione risulta inspiegabile anche televisivamente: per quale motivo uno spettatore neutrale dovrebbe sintonizzarsi su una partita alle 18:15 di un giorno lavorativo?

SCHIERAMENTI ATTESI

Il Cosenza conferma il 4-2-3-1 liquido adottato da inizio stagione con qualche cambio in formazione (cosa parzialmente intuibile dalle dichiarazioni di Caserta nella conferenza stampa prepartita): qualcuno obbligato (Voca per l’indisponibile Zuccon), altri per fare mettere minuti nelle gambe (Canotto per Mazzocchi) o per fare rifiatare qualche elemento (Fontanarosa per D’Orazio e Sgarbi per Meroni) tenendo anche conto degli impegni ravvicinati. Anche Stroppa conferma il 3-5-2 della partita precedente, sostituendo lo squalificato Quagliata e gli indisponibili Bianchetti e Buonaiuto.

PRIMO TEMPO CON BOTTA E RISPOSTA CONTINUI

Il Cosenza parte bene: dopo neanche un minuto Marras salta netto Lochoshvili che è costretto a metterlo giù e viene ammonito. Al 5’, sugli sviluppi del primo calcio d’angolo, la palla arriva a Canotto che, appena fuori area, tira verso l’angolino alla destra di Sarr che si distende e respinge lateralmente. La Cremonese guadagna campo e si rende pericolosa principalmente con iniziative di Sernicola a destra che producono però solo conclusioni fuori dallo specchio della porta (Collocolo al 9’ e Castagnetti al 12’). La partita, pur andando a strappi, resta piacevole con occasioni da entrambe le parti: al 14’ Marras riceve palla in area, la girata finisce sull’esterno della rete; al 25’ Coda, controllato e limitato efficacemente da Sgarbi, manda di poco a lato una bella conclusione da fuori area. Al 40’ Tutino brucia Ravanelli, entra in area e da pochi passi prende il palo, complice una deviazione di Saar. Nel recupero, sempre Tutino prende palla sulla destra, entra in area ma, dopo aver superato un paio di avversari, perde il tempo per concludere verso la porta o passare a un compagno e viene fermato dalla difesa avversaria.

NEL SECONDO TEMPO, I GOL

Nella ripresa la Cremonese, sfruttando i suoi palleggiatori, alza ritmo e baricentro, dapprima rendendosi pericolosa al 54’ con un tiro di Castagnetti, finito fuori di poco, e poi passando in vantaggio al 61’: in prossimità della linea di fondo, appena fuori area, Vasquez smarca Sernicola con un colpo di tacco, la palla arriva a Castagnetti che serve Collocolo, appostato appena fuori area, e abile a piazzarla nell’angolino basso alla sinistra di Micai. Per il centrocampista tarantino si tratta del terzo gol da ex al Marulla su altrettante apparizioni. La reazione dei Lupi è veemente e immediata: al 63’, conquistato un corner sulla prima azione dopo aver ripreso il gioco, Calò mette in mezzo un pallone al bacio che Mazzocchi, subentrato a Canotto poco prima del vantaggio degli ospiti, indirizza di testa dove Saar non può arrivare. Terza gioia stagionale, fra Coppa Italia e campionato, per l’attaccante, sempre di testa e sempre sotto la curva Catena. Passano pochi minuti e il Cosenza quasi ribalta il risultato: Tutino, poco dopo il centrocampo, riceve un lungo lancio dalle retrovie, resiste in un primo momento ai contrasti di due difensori della Cremonese, presentandosi in area davanti al portiere ospite ma, al momento di coordinarsi per il tiro da posizione favorevolissima, viene fermato da Ravanelli che, con un intervento ad alto rischio, lo anticipa in maniera pulita quanto basta per favorire l’intervento di Saar. Gli allenatori inseriscono forze fresche con la Cremonese che mantiene il possesso palla e il Cosenza che prova comunque a ripartire. Quando la partita sembra avviarsi a un pari tutto sommato giusto, al 79’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Sernicola mette un cross in mezzo, Venturi non segue Coda che segna il gol partita anticipando Micai, uscito in ritardo di una frazione di secondo. Il Cosenza accusa il colpo e, nonostante Caserta tenti il tutto per tutto con l’ingresso di Crespi per Cimino, nei minuti restanti, recupero compreso, non riesce a rendersi pericoloso.

DUE SQUADRE IN CRESCITA

Vittoria importante per la Cremonese che inizia a risalire posizioni e che probabilmente sarà, visto l’organico a disposizione e quanto messo in mostra al Marulla, in lotta per la promozione diretta fino alla fine. Rammarico per il Cosenza che, al cospetto di un avversario forte, ha dato incoraggianti segnali di continuità dal punto di vista della prestazione (la squadra è uscita fra gli applausi del suo pubblico), in attesa di recuperare i giocatori infortunati (confortante in tal senso l’ingresso di Florenzi) e che entrino in forma quelli ancora un po’ in ritardo di condizione (Viviani, Forte, Canotto) per poter compiere ulteriori step di crescita. Sensazioni e prospettive decisamente diverse rispetto alle scorse stagioni in cui i Lupi sembravano spesso in balia degli avversari e quasi vittime sacrificali degli avversari di turno. Infine, l’arbitro: il signor Collu, pur non influendo sull’esito del match, è sembrato inadeguato alla categoria trovandosi spesso lontano dall’azione e interrompendo frequentemente il gioco anche quando era palesemente applicabile la regola del vantaggio.

 

COSENZA (4-2-3-1): Micai; Cimino (89′ st Crespi), Venturi, Sgarbi, Fontanarosa (77′ D’Orazio); Voca (58’ Viviani), Calò; Marras (77’ Florenzi), Tutino, Canotto (58’ Mazzocchi); Forte.

A disposizione: Marson, Rispoli, Meroni, La Vardera, Praszelik, Arioli, Zilli.

Allenatore: Caserta
CREMONESE (3-5-2): Sarr; Antov, Ravanelli, Lochoshvili; Sernicola, Collocolo, Castagnetti (81’ Majer), Abrego (70’ Okereke), Zanimacchia (70’ Ghiglione); Vasquez (85’ Bertolacci), Coda (85’ Ciofani).

A disposizione: Saro, Jungdal, Rocchetti, Pickel, Valzania, Brambilla, Majer, Sekulov, Tsadjout.

Allenatore: Stroppa
ARBITRO: Collu di Cagliari

ASSISTENTI: Emanuele Prenna della sezione di Molfetta e Tiziana Trasciatti della sezione di Foligno.

IV UFFICIALE DI GARA Giuseppe Mucera della sezione di Palermo.

VAR Maurizio Mariani della sezione di Aprilia.

ASSISTENTE VAR Giacomo Camplone della sezione di Pescara

MARCATORI: 61’ Collocolo (Cr), 63’ Mazzocchi (Cs), 79’ Coda (Cr)
NOTE: Spettatori 4. 931 di cui 46 tifosi ospiti. Incasso di 38. 493 euro. Ammoniti: Lochoshvili (Cr), Fontanarosa (Cs), Tutino (Cs) e dalla panchina Rispoli (Cs). Angoli: 7-4 per la Cremonese. Recupero: 1′ pt – 5′ st

POSSESSO PALLA: Cosenza 46% (p.t. 43%) Cremonese 54% (p.t. 57%)

foto di Michele De Marco
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