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Mendicino, la battaglia politica si infiamma. Reda (PD): “Il commissariamento è una sconfitta politica”

La questione Mendicino è ormai infuocata da giorni tra i botta e risposta dei vari schieramenti politici.

Francesca Reda - PD MENDICINO
Francesca Reda – PD MENDICINO

“Sui social, sulla stampa online, l’acerrimo scontro tra Antonio Palermo, sindaco dimissionario, e l’assessore Irma Bucarelli sta rendendo infuocato il clima nella nostra ridente Mendicino. Entrambi si reputano vittima e carnefice in questa assurda e poco edificante vicenda politica”

Lo scrive in una nota Francesca Reda del circolo del Pd cittadino.

“Ognuno di loro si dà meriti, si attribuisce grande senso di responsabilità nei confronti della nostra collettività, spirito di servizio, dedizione. In quanto Segreteria del Circolo PD di Mendicino e consigliere comunale di minoranza, voglio esprimere la mia lettura sugli avvenimenti degli ultimi 20 giorni. Trovo superfluo raccontare i fatti che hanno causato e preceduto le dimissioni del Sindaco Palermo, già ampiamente illustrati dai due protagonisti” – aggiunge.

“Essendosi creati due/tre gruppi di potere nella maggioranza, che avrebbero dovuto ognuno indicare il proprio candidato a sindaco/a, per le comunali del 2024, i rapporti già tesi, solo apparentemente idilliaci, si sono irrimediabilmente incrinati. La frattura è diventata insanabile. Le ambizioni personali, il voler rimanere abbarbicati ad ogni costo alle rispettive poltrone comunali, il voler gestire potere e creare una fitta rete clientelare, hanno fatto da collante a questa variegata maggioranza, a trazione soprattutto di destra(Fratelli d’italia e Forza Italia)”.

“Irma Bucarelli ambisce alla carica di sindaco, come del resto anche Angelo Greco e infine Palermo vuole indicare colui/lei, che dovrà succedergli.

Palermo in prossimità del Congresso Nazionale del Partito Democratico, insieme alla presidente del Consiglio Nathalie Crea e all’assessore Margherita Ricci si tessera al PD, creando ambiguità e poca chiarezza nel circolo, la cui segretaria da ben 9 anni in Consiglio Comunale porta avanti un’opposizione intransigente e molto severa, mettendo in evidenza la loro inaffidabilità politica e amministrativa.

In seguito a due segnalazioni, inviate dalla consigliera Reda, alla Corte dei Conti, il Sindaco Palermo e i suoi assessori sono stati condannati per danno erariale.

Nell’assemblea di circolo, tenutasi dopo le primarie, è stato votato favorevolmente dalla maggioranza dei presenti, un documento,  precedentemente inviato alla Federazione Provinciale, alla Federazione Regionale, al Nazionale, per chiarire le ambiguità e le discrasie determinatesi tra gli iscritti in seguito al tesseramento del Sindaco, a cui è stato chiesto di  dimettersi dalla sua carica istituzionale o quantomeno la revoca delle deleghe agli assessori, che militano nel centrodestra.

Il sindaco, con gli  altri tesserati a lui vicino, come risposta all’attacco frontale, decide di abbandonare l’assemblea e nei giorni successivi si fa promotore dell’ennesima corrente nel Partito Democratico, Sfida Riformista.

Le lotte intestine ,che da sempre hanno dilaniato la maggioranza Palermo, dal 2014 ad oggi, il voler affermare ognuno il proprio potere a discapito dell’altro hanno portato alle dimissioni del Sindaco , a questa patetica pantomima, che li vede contrapporsi gli uni agli altri.

Palermo, la Bucarelli, Greco e tutti gli altri assessori e consiglieri di maggioranza ci consegnano un Comune sull’orlo del dissesto finanziario (8.000.000 circa di residui passivi), una costante e consolidata anticipazione di cassa di oltre € 1.000.000, l’esternalizzazione dei tributi (coattivo e ordinario), dopo uno strumentale depotenziamento del relativo ufficio,  una percentuale di riscossione bassissima, a fronte del costo per l’Ente dell’azienda Andreani eccessivamente alto, una pessima gestione del personale, di cui in molti casi ne è stata compromessa la dignità e la competenza, di conseguenza una macchina burocratica non sempre operativa e puntuale, servizi poco efficienti, un territorio nel degrado, tranne che nei quartieri, nelle zone che hanno più visibilità,  un centro storico nell’abbandono e spopolato, la qualità della viabilità in molte realtà pessima, il degrado di Monte Cocuzzo…

Il sindaco Palermo prima di confermare le sue dimissioni ha dialogato con il gruppo Orizzonti Futuri, con Irma Bucarelli, che solo dopo sei anni si è resa conto che l’esternalizzazione dei tributi, dapprima da tutti loro approvata, non ha portato i benefici previsti e dovuti alle casse comunali, trovando la valida motivazione per contrapporsi al proprio Sindaco e all’assessore al bilancio.

Dopo l’esito negativo delle trattative con parte della sua maggioranza, Palermo ha cercato il supporto dei consiglieri di minoranza  Reda e Gervasi, da sempre militanti nel PD, la segreteria del Circolo e un componente del direttivo, imponendo ,però, la presenza del vicesindaco Angelo Greco,  artefice del disastro economico/ finanziario del Comune di Mendicino e militante in Fratelli d’italia.

Il Partito Democratico di Mendicino non può , non vuole supportare una compagine politica e amministrativa, in cui operino e abbiano ruoli decisionali  militanti in forze politiche di destra, i cui valori, i cui ideali sono divergenti e incompatibili con la fede politica, che anima tutti coloro che sono convintamente di Sinistra.

Non può governare con coloro che non hanno mai cercato il dialogo ,il confronto con le forze politiche di centrosinistra in Consiglio Comunale.

Il commissariamento non sarà una prova facile da affrontare per la collettività , è una sconfitta della politica, della buona politica, che purtroppo Mendicino non ha avuto la fortuna di vivere in questi lunghi nove anni.

Il bene comune poco importa ai nostri recenti amministratori, hanno perseguito e continueranno a perseguire esclusivamente i loro interessi personali” – conclude Francesca Reda

Per tutti gli approfondimenti: la lettera di Antonio Palermo e la risposta di Imma Bucarelli.

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