giovedì, Novembre 28, 2024
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Aiello: “Incarnato cerca di essere riconfermato commissario Sorical. Morra intervenga”

Il candidato del M5s si rivolge al presidente della commissione parlamentare antimafia: «Attendiamo ancora risposte alle nostre denunce»

«Luigi Incarnato sarebbe stato avvistato giorni fa a un’iniziativa elettorale del centrodestra, a margine della quale, secondo più fonti, egli avrebbe chiesto a Jole Santelli la riconferma quale commissario liquidatore della Sorical». Scrive in una nota, Francesco Aiello, candidato M5S alla presidenza della Regione Calabria.

«Se fosse vero, sarebbe molto grave. Comunque, ben al di là di ciò, trapelato anche dal partito dello stesso Incarnato, che dunque dovrebbe chiarire, va richiamata la contrapposizione netta tra interessi personali e bene comune, che deve essere la bussola per ogni elettore – prosegue».

«Nello specifico non c’entra il giustizialismo odierno, che sta impedendo il confronto politico sulle emergenze della Calabria a vantaggio di un odio “social” sempre più diffuso e pericoloso, che non consente di cogliere le differenze tra chi parla astrattamente di moralizzazione dell’amministrazione pubblica e chi invece agisce in concreto per raggiungere questo obiettivo».

«Qui – continua Aiello – bisogna puntare l’attenzione su quanto accertato in ambito istituzionale, in un clima in cui i fatti scompaiono a beneficio delle congetture. Rammento, per esempio, la recente condanna, da parte della Corte conti, nei confronti dei politici Francesco D’Agostino, Pino Gentile, Giuseppe Graziano, Giuseppe Neri e Tonino Scalzo, che dovranno restituire quasi 65 mila euro a testa».

IL SILENZIO ALLE NOSTRE DENUNCE

«E rimarco il silenzio perpetuo dei consiglieri regionali del centrodestra e del centrosinistra su precise denunce del Movimento 5 Stelle, di cui ne ricordo alcune: il primario dell’ospedale di Reggio Calabria che sarebbe sprovvisto dei requisiti di legge, il medico esterno che lì sarebbe stato riutilizzato illegittimamente malgrado un concorso annullato dalla magistratura e, infine, la permanenza alla direzione di un’unità operativa dell’Asp di Cosenza di un professionista che per legge non potrebbe occupare quel posto».

«La nostra parte politica – conclude – spera di avere risposte su quelle denunce datate quanto circostanziate. Invito il presidente della commissione Antimafia, proprio per l’importante ruolo che riveste, a intervenire su tali questioni dirimenti».

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